La ventilazione meccanica controllata (VMC) è un tipo di impianto che si sta sempre più diffondendo negli immobili di nuova costruzione. Le case di oggi, infatti, hanno delle prestazioni di isolamento termico che solo qualche anno fa sarebbero state fantascientifiche. Per ottenere queste performance le case sono molto isolate, di solito con un cappotto sul perimetro esterno e con serramenti dotati di guarnizioni a tenuta d’aria. Uno dei concetti dell’isolamento di un edificio, infatti, è il bassissimo scambio d’aria con l’esterno. In parole povere, non ci sono spifferi di nessun tipo.
Questo è ovviamente gradevole per chi ci abita ma è anche un impedimento al ricambio d’aria. Se non si aprono spesso le finestre, l’aria all’interno diventa viziata e l’umidità che creiamo vivendo in casa, cucinando, facendo la doccia, semplicemente respirando, non ha via d’uscita. Il risultato possono essere delle fastidiose macchie di muffa negli angoli dei muri o intorno ai serramenti.
La VMC evita questo inconveniente. Si tratta di un impianto composto da bocchette di aspirazione e soffiaggio installate in ogni locale della casa. Le bocchette sono collegate con delle tubazioni, che corrono all’interno dei muri, ad una macchina più o meno delle dimensioni di una lavatrice, che aspira ed espelle l’aria viziata da dentro la casa e immette aria fresca pescata dall’esterno. Il macchinario provvede anche a filtrare l’aria in entrata e a far passare i due flussi di aria in uno scambiatore di calore, in modo che, nella stagione fredda, l’aria che viene espulsa dalla casa cede un po’ del suo calore all’aria che viene immessa. In questo modo la casa gode di un continuo ricambio d’aria che viene filtrata e preriscaldata riducendo il consumo di energia ed assicurando un clima ottimale all’interno.
Questo ci sembra un buon link per approfondire: https://www.ahoraarchitettura.it/blog/ventilazione-meccanica-controllata-come-funziona-5-motivi-per-sceglierla
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